Ospitalità autentica tra terra e mare

Nell’immaginario collettivo il faro, nella sua armonica bellezza, è un punto di approdo, un riferimento vitale, una luce nella notte che indica con precisione la rotta ai naviganti. Ma non questa volta. Il faro di Brucoli racconta invece una storia di rinascita, di riqualificazione, di partenza verso sogni remoti che qui diventano possibili grazie a un perfetto equilibrio fra comfort, natura e bellezza.

Adagiato sul promontorio roccioso di Brucoli, alle porte della Val di Noto nella Sicilia Orientale, il Faro rinasce grazie a un sapiente progetto di riconversione e si trasforma in Luxury LightHouse Accomodation, location esclusiva ricca di fascino che spicca in una lingua di terra sporgente, appesa tra il blu cobalto del cielo e l’azzurro profondo del mare circostante.

Luigi e Antonia, Emanuela e Paolo sono una coppia di amici innamorati della Sicilia che, grazie ad un bando indetto dal Demanio per la concessione di strutture storiche in disuso per recuperarle e riutilizzarle per fini turistici e culturali, si aggiudicano il Faro di Brucoli, dismesso da tantissimi anni e particolarmente suggestivo.

Abbiamo realizzato un sogno che ci permette di ritornare in qualche modo nella nostra amata Sicilia. Un sogno incredibile reso possibile dal  forte legame che ci lega al mare e di cui il faro ne rappresenta l’archetipo per eccellenza, sia per la posizione suggestiva in cui sorge, sia perché rappresenta il luogo in cui rifugiarsi. Nel faro di Brucoli si incastrano perfettamente vari elementi e da questa fusione tutto acquista un valore e un significato diverso: la natura che con il mare lo circonda quasi completamente; la cultura, l’arte e la storia che in Sicilia si può respirare un po ovunque e la tradizione che, senza soluzione di continuità, si contamina con la modernità e con il design ricercato degli arredi e delle forme.

La meraviglia della Storia vuole che il faro di Brucoli si trovi proprio accanto al Castello aragonese, voluto a fine ‘400 da re Giovanni II di Aragona quale dono alla regina Giovanna, detta la Pazza. L’idea iniziale era quella di difendersi da eventuali attacchi dei barbari provenienti dal mare ma, in realtà, la fortezza, sorgendo all’imboccatura del porto-canale, assunse nei secoli un ruolo fondamentale per la custodia e il controllo dei commerci marittimi e delle derrate di grano che vi confluivano. Dalla fortezza si domina gran parte del golfo di Catania e non fu un caso che proprio qui venne eretto, nel 1910, il faro di Brucoli dalla cui terrazza si può godere di uno spettacolo mozzafiato dell’Etna che appare frontalmente, quasi come se il vulcano emergesse direttamente dal mare.

Una vista incantevole, tanto da essere menzionata dallo scrittore Tomasi di Lampedusa nel racconto La sirena: “il mare è del colore dei pavoni; e proprio di fronte, al di là di queste onde cangianti, sale l’Etna; da nessun altro posto è bello come da lì, calmo, possente, davvero divino”.

Nella tradizionale esistenza di un villaggio di pescatori tipico delle coste siciliane irrompe cosi la modernità che abbina alla struttura del faro materiali e linee contemporanee che, con eleganza, rompono gli schemi con la sua primordiale identità, pur conservandone i dettagli originari.

Emanuela e i suoi soci hanno coinvolto, infatti, alcuni dei migliori brand dell’arredamento e del design italiano, fra cui Gio Ponti, Franco Albini, Marco Zanuso, Rodolfo Dordoni, Antonio Lupi e  Mario Nanni, maestro della luce e patron di Viabizzuno, che hanno reso il faro un luogo prestigioso dove la cura dei dettagli e degli abbinamenti fra forme e colori diventano gli indiscussi protagonisti di questa singolare proposta turistica.
Suddiviso fra un primo piano con ampia zona living interna, dotata di un bellissimo camino per l’inverno e ampi spazi esterni attrezzati per proseguire poi nella parte superiore composta da 3 camere da letto, di cui 2 suite con vasche di design in camera, una piccola zona benessere privata e un giardino d’inverno da cui ammirare il panorama circostante.

Soggiornare al faro diventa un’esperienza indimenticabile per chi cerca un soggiorno green particolare durante il quale dimenticarsi di tutto e lasciarsi andare ai suoni del mare.

Una trasformazione pienamente rispettosa del paesaggio e dell’ambiente, che in un contesto costiero del genere emerge per la sua assoluta bellezza e fragilità. La terrazza, sulla quale insiste la lanterna ancora funzionante che tutt’oggi illumina il cammino ai naviganti e alla quale si accede attraverso la scala a chiocciola originaria, è finemente pavimentata con ceramiche “vela” di gattopardesca memoria.

Brucoli si presenta come luogo ideale per le escursioni via terra alla scoperta delle perle del barocco siciliano poco distanti (Noto, Siracusa, Catania, Ragusa, Modica, Pantalica e non solo) ma anche escursioni via mare, con il tradizionale gozzo in dotazione della villa faro. Tra i servizi extra, Emanuela propone anche il servizio di personal chef grazie al quale farsi trasportare in una dimensione parallela fatta di sapori e odori che esistono solo in Sicilia.

La Sicilia è come un piccolo continente, ci racconta Emanuela, in cui nel tempo si sono incontrati e contaminati Arabi, Greci, Normanni e tante altre culture del Mediterraneo che hanno generato una terra ricchissima di memoria, di tradizioni, di odori unici al mondo. E per me la vera sfida è proprio trasferire questa ricchezza a chi soggiorna al faro. Il mondo dell’ospitalità a mio avviso è un settore che dona molte gratificazioni, sopratutto perché ti permette di arricchire il bagaglio di esperienze e ricordi preziosi degli ospiti e di conseguenza la loro ricchezza personale in termini di memoria.

Eccolo lì, il faro, l’antico monumento del mare, che con la sua possente ma sublime presenza segnala la strada sia per chi arriva sia per chi parte e, al sicuro dalle intemperie del mare, diventa oggi una zona di comfort sicura e mansueta, pronta ad accogliere ospiti nelle sue bellissime suite luminose, curate e incredibilmente ricche di fascino e di storia.

Una suggestione che proviene da lontano e che qui assume la forma di un sogno realizzato, oltre il buio della notte e la navigazione di un giorno. Eccolo qui, a portata di mano.

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