Rural Academy

Coltiva il tuo stile di vita è il claim di Pietro Isolan, orgogliosamente contadino da generazioni, rispetto alle quali però ha aggiunto con tenacia il suffisso 4.0. 
Toscano di adozione, Pietro ci racconta la sua storia, enfatizzata da un accento marcatamente fiorentino e uno spiccato orgoglio di essere un uomo della terra.

Dopo 25 anni passati a fare il tecnico in azienda, sceglie il part time come primo passo per riavvicinarsi a sé fino a quando decide di lasciare la comfort zone del posto fisso per mettersi definitivamente in gioco.

Con un accenno di timidezza, ci racconta che la grande crisi del 2008, economica ma forse ancor prima umana, lo aveva profondamente turbato innescando cosi un circolo vizioso (o virtuoso, dipende dai punti di vista) senza soluzione di continuità. Poi, una mattina come tante, esce di casa e si fa una domanda: ma se improvvisamente il mondo si fermasse, sarei davvero capace di tirare fuori dalla terra cibo e sussistenza per la mia famiglia (ha 3 bimbe)? 
La risposta fu: decisamente no.

Ed ecco che da quella crisi, scaturita dalla più banale delle domande, l’opportunità della sua vita: nel 2018 lascia definitivamente l’azienda, riprende i libri in una mano e nell’altra la cara vecchia zappa. 
Nasce cosi la Rural Academy, un bellissimo progetto di turismo rurale, di formazione educazione e trasmissione, nonché una rete virtuosa nella Val D’Arno che mette insieme aziende, agricoltori, agriturismi e ospiti.

Avevo perso completamente la connessione con la terra, con il coltivare da sé il cibo, il fare l’orto, prendersi cura degli animali e con tutte quelle attività che ti mettono in sintonia con la l’ecosistema in cui vivi, ci racconta. Quella presa di coscienza lo ha spinto a cambiare e a rileggere i principi dell’agricoltura sotto un’altra luce.

Attraverso le tecniche e i principi dell’agricoltura ecologia – pratica che abbraccia in sé il biologico, il biodinamico, il sinergico e tante altre forme di agricoltura – l’essere umano può (ri)sintonizzarsi con l’ambiente circostante, riprogettando sia la tecnologia che nuovi spazi dell’abitare. Ed ecco che scatta anche il collegamento con il mondo del turismo che, dopo la formazione nelle scuole, è stato lo step successivo della Rural Academy.

Come ci suggerisce Pietro, va da sé che un contesto rurale per diventare attrattiva e destinazione turistica deve necessariamente fornire valore aggiunto alla delocalizzazione e quindi offrire soluzioni autentiche, in sintonia con il paesaggio e in grado di valorizzare l’identità e le specificità culturali, ambientali e agroalimentari di un territorio. 
In questa prospettiva e con tali premesse, è possibile oggi fare un turismo sostenibile, sincero e profondamente locale grazie anche e sopratutto alla valorizzazione delle aziende e degli agriturismi che aprono al pubblico le porte delle loro cucine, i recinti dei loro vigneti e magari, perché no, i cancelli delle loro stalle. 
Ed è proprio questo che fa la Rural Academy, mettendo insieme in un’unica Community le aziende locali, ognuna con la propria specificità, a cui viene fornito supporto e un team dotato di competenze tecniche trasversali, capacità pratiche specifiche e soprattutto con il dono della comunicazione.

Pietro ci tiene molto a sottolineare come questo aspetto sia di fondamentale importanza per una promozione turistica partecipata e immersiva perché dalla capacità di comunicare nasce l’empatia, elemento essenziale per vivere esperienze memorabili e ricordi indelebili legati mondo dell’agroecologia.

Il sentirsi a casa e non più ospite, la possibilità di sporcarsi le mani tra la terra, di raccogliere uva o olive insieme agli agricoltori, di mangiare da quei raccolti, di emozionarsi con un tramonto in vigna o magari il farsi tramandare sapori e antichi saperi sono i desideri più vivi di un trend in forte crescita che Pietro ed Elia – Renzi, paesaggista e cofondatore della Rural Academy – hanno saputo catturare ed ammagliare.

Quando gli chiedo che cosa intende per turismo rurale mi risponde che per lui l’agricoltura altro non è che la sublimazione di quello che la natura ci offre e che il turismo rappresenta il mezzo perfetto per veicolare tali principi e valori, anche in un’ottica di ricollocamento dell’essere umano nel mondo. E in fondo tutti i torti proprio non li ha.

Grazie a format di 1 giorno, 3 o addirittura di 9 giorni, gli ospiti vengono accolti dalle aziende della Rete e, a seconda dell’esperienza scelta, gli vengono proposte attività personalizzate, dalla vendemmia alla potatura, dal corso di orticoltura alla dimostrazione pratica in cucina. Ma sempre dal bosco si parte, perché è qui che tutto si genera, ci tiene a sottolineare Pietro.

Al tempo del Covid 19, dove tutto si è arenato e congelato nel tempo, anche le esperienze programmate in Val D’Arno sono saltate e cosi Pietro e il suo team si sono inventati La chiamata in campo (https://calendly.com/ruralacademy), videotutorial mirati e personalizzati, con tanto di dispensa finale, a cui è possibile accedere saldando una quota simbolica che contribuisce a mantenere il progetto e la community in vita. Anche questa volta quindi, un’ottima risposta alla crisi.

Per fortuna, nel ripensare un ritorno alla terra 4.0 anche Internet fa la sua parte e come sempre, prima durante e dopo il Covid, sarà possibile trovare Pietro on line in mezzo a qualche campo, con il suo berretto contadino a promuoverebbe pratiche di agricoltura ecologica e proposte formative inedite per un’ospitalità autentica fatta e pensata con il cuore.

Merita sicuramente una nota finale il bellissimo obiettivo che si è posta la Rural Academy che, entrata nella rete di Erasmusplus (programma europeo di formazione ed educazione fra i più giovani) sembra poter esportare il proprio format in altri paesi europei che attendono fiduciosi non solo le merci ma le risorse che la nostra Italia è in grado di trasferire al mondo.

Queste le aziende che hanno aderito alla Rurale Academy: 

Rural Academy: https://www.ruralacademy.it/

Azienda agricola il Poderaccio http://www.agripoderaccio.it/

Azienda agricola la valle del sasso https://lavalledelsasso.it/

Canonica ai borrhttps://canonicaaiborri.it/

Castello di Pratelli https://www.castellodipratelli.it/

L’orto di Vaggio https://www.lortodivaggio.it/

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