Il fascino delle pietre

Sono una imprenditrice attiva da tanti anni nel campo dell’edilizia ma dentro di me mi sono sempre chiesta se potessi fare davvero qualcosa in più per il territorio che mi circonda, quello dove lavoro e dove vivo con la mia famiglia. Questa è la storia di Cecilia che, insieme al marito Sandro e alla figlia Sabrina, un giorno decide di abbandonare la propria comfort zone e dedicarsi al restauro di una vecchia stalla per aprirla al mondo e cominciare così ad accogliere ospiti e viaggiatori. 

Siamo nelle Prealpi venete, in provincia di Vicenza, alle pendici dell’altopiano di Asiago, nel piccolo comune di Lusiana Conco e qui si trova l’Antico Borgo Brunelli, un accogliente albergo diffuso che prende il nome dalla Contrada in cui sorge.

L’idea di creare un albergo diffuso nasce quasi per caso. Io e la mia famiglia eravamo appena rientrati da una settimana passata in un piccolo e sconosciuto borgo delle Marche dove avevamo trascorso un’esperienza indimenticabile. Fu allora che mi resi conto che effettivamente ogni borgo in Italia ha una storia da raccontare e che vivere a stretto contatto con i residenti per immergersi totalmente nel luogo è l’unico modo possibile per vivere una vacanza autentica, ci racconta Cecilia con entusiasmo.

Già perché l’Italia è il paese dei borghi e delle storie, il paese delle tradizioni e delle tantissime leggende che costellano di bellezza il nostro territorio. E nei borghi possiamo leggere la nostra storia, la nostra identità, conoscere i saperi e gli antichi mestieri, un patrimonio materiale e immateriale unico al mondo. E viaggiare alla scoperta dei borghi significa immergersi nel tempo, nella magia di territori nascosti, nella bellezza. 

Avevamo una vecchia stalla che era in pessime condizioni, ma situata in una posizione magnifica: poco distante dal centro storico e con un panorama splendido. Abbiamo pensato di trasformarla in un edificio eco sostenibile e basso impatto ambientale, grazie all’installazione del fotovoltaico, del solare termico, della pompa di calore e della ventilazione meccanica controllata, pur nel rispetto sacrosanto dell’identità del luogo. Siamo entrambi appassionati di design, in particolare di materiali naturali reperibili in zona grazie ai quali abbiamo arredato le camere e gli spazi comuni.

Oggi la vecchia stalla è diventata una vera e propria stella: offre una reception per l’accoglienza, una sala dove servire le colazioni, 4 camere con bagno dotate di tutti i comfort necessari per sentirsi a casa. Poco distante dalla “stalla”, si trova una dépendance con altre 4 camere confortevoli e accoglienti. Ma ciò che stupisce gli ospiti non è tanto e “solo” la cura e la ricerca di tutti quei dettagli che caratterizzano gli ambienti, quanto la proposta offerta agli ospiti. Cecilia, infatti, ha saputo creare una fitta rete di esperienze da vivere nei dintorni del borgo: Trekking, E-bike, Rafting e passeggiate a cavallo, ma anche visite culturali presso i siti limitrofi di importanza storico artistico ed esperienze di vita in malga.

L’elemento che più ci caratterizza è sicuramente l’atmosfera  della Vecchia Stalla, un ambiente rimasto fedele all’originaria destinazione, nonostante gli elementi innovativi introdotti, così come lo è il nostro stile di vita, indissolubilmente legato ai valori di un tempo. Quello che proponiamo è un’esperienza di contatto, di relazione e di scambio, in primis con noi ma anche e soprattutto con il territorio, per vivere qualcosa che rimanga impresso nel cuore e nella mente dei nostri ospiti, al di là dei semplici ricordi di una bella vacanza. Sarà questo a mantenere sempre vivo il nostro entusiasmo”.

Originalità, cuore e passione sono gli ingredienti che hanno spinto Cecilia e la sua famiglia ad avventurarsi nel magico mondo dell’ospitalità, dove il ripristino di un vecchio edificio non è solo un gesto privato di risanamento conservativo ma un atto d’amore verso  il territorio che riguarda tutti. Perché in fondo, il viaggio rappresenta l’atto di fondazione del nostro esistere ed è grazie al viaggio che ci formiamo, che diventiamo uomini, donne e cittadini consapevoli anche grazie a queste piccole e preziose scoperte di (ri)valorizzazione e cura

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